Quote Ebav e Fsba
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1) In quali casi va inviata la denuncia mensile B01 ad Ebav?
Secondo il Regolamento di EBAV le aziende sono obbligate ad effettuare la denuncia mensile delle quote versate a mezzo del modello B01. Tale denuncia vale per le quote EBAV e, dal 1 gennaio 2016, anche per la contribuzione dovuta a FSBA. Le quote Ebav, Ebna e Fsba, se dovute, sono inscindibili.
Il mod. B01 serve per valutare la regolarità contributiva sia per l’erogazione dei Servizi Ebav sia per la futura erogazione delle prestazioni FSBA che, ricordiamo, discendono dall’art. 27 del D.Lgs. 148/15 e dagli accordi interconfederali intervenuti in materia. Il B01 attualmente in uso, salvo ulteriori precisazioni da parte del CdA di FSBA, è il modello valido per le aziende venete che rientrano nella sfera di applicazione di FSBA.
2) Quali sono i versamenti che devono operare le aziende non artigiane, ovvero senza Codice di Autorizzazione Inps “7B” ma che applicano contratti artigiani?
Le imprese non artigiane già comprese nella sfera di applicazione degli ammortizzatori sociali di cui al titolo I del D. Lgs. 148/15 (es. CIGO e CIGS) e che applicano contratti artigiani, NON sono soggette all’obbligo di versamento delle quote relative a FSBA. Si veda la Tabella F – Casistiche particolari.
3) Quali sono i versamenti che devono operare le aziende non artigiane che non sono comprese nella sfera di applicazione di ammortizzatori sociali di cui al titolo I del D. Lgs. 148/15 (esempio con CSC/inquadramento INPS Terziario) e che applicano contratti artigiani?
Le aziende non artigiane che applicano specifici CCNL/CCRL artigiani devono sempre versare le quote Bilateralità artigiana. Si veda la Tabella F – Casistiche particolari.
Per quanto concerne il versamento di FSBA, le aziende versano la quota FSBA solo se in possesso di CSC4 (per cui possono ottenere il Codice di Autorizzazione Inps “7B” dall’INPS).
4) Aziende artigiane di taluni settori particolari (es. agricoltura contoterzisti, per attività di potature/vendemmie c/terzi) per i quali vige un particolare inquadramento presso l’INPS sono soggetti all’obbligo di versamento di FSBA? Devono versare le quote della bilateralità artigiana?
Premesso che le aziende artigiane che applicano contratti non artigiani devono versare le quote della bilateralità artigiana, per quanto riguarda il versamento FSBA è necessario verificare il CSC Inps di riferimento e il relativo Codice di Autorizzazione Inps.
5) Quali sono i versamenti che deve operare un’azienda artigiana non aderente ad EBAV-EBNA?
L’azienda artigiana non aderente ad EBAV-EBNA, dal Gennaio 2016 versa unicamente la quota FSBA, dandone comunicazione ad Ebav preventivamente con il modulo di autocertificazione e, mensilmente, attraverso i modelli B01. Ogni mse va corrisposta la quota EAR di €30 in busta paga ai propri dipendenti, garantendo direttamente a ciascun dipendente le medesime prestazioni che erogherebbe la bilateralità (Accordo nazionale 17/12/2021). Si evidenzia che, nel caso di azienda non aderente alla bilateralità artigiana ma versante, in quanto obbligatorie, le quote Fsba, l’azienda e i suoi dipendenti potranno accedere ai fondi Fsba stessi solo con certificazione di regolarità da parte di FSBA.
6) Quali sono le quote da versare?
Le quote previste (EBAV, EBNA, FSBA, Previdenza integrativa, …) sono pubblicate online nella sezione ADESIONE del sito Ebav.
7) Quale importo è da inserire nel rigo F24?
Nel rigo F24 deve essere versato l’intero importo della somma quote previste (EBAV, EBNA, FSBA, Previdenza integrativa, …) per tutti i dipendenti in forza nel mese. L’importo è arrotondabile ai centesimi di euro (per il solo effetto del calcolo della quota FSBA, dato che le altre quote sono fisse). I CODICI SEDE INPS validi per versare effettivamente le quote EBAV denunciate nei modelli
B01 sono pubblicati nella sezione ADESIONE del sito Ebav.
8) Un’azienda con CSC dell’edilizia deve versare EBAV-FSBA?
Le aziende con CSC dell’edilizia non hanno FSBA come ammortizzatore di riferimento: l’invio delle denunce B01 è quindi errato per le aziende edili. Si consiglia di verificare l’inquadramento con gli Uffici contrattuali e, se necessario, modificare il proprio CSC tramite INPS (DM80).
9) La quota FSBA è legata al numero di dipendenti in azienda?
FSBA va versato qualsiasi sia il numero di dipendenti in forza. Le quote vanno versate secondo le regole pubblicate nel sito di Ebav, sezione ADESIONE. Si consiglia di visionare anche il sito https://www.ebna.it/faq
10) La quota FSBA è calcolata sull’imponibile previdenziale in ogni caso?
FSBA va calcolato a partire qualsiasi componente (fissa o variabile) che determini il valore dell’imponibile previdenziale nel mese: sono compresi quindi premi produttività, ratei non goduti, quattordicesima, ecc.
I Versamenti F24
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1. Come si versano le quote Ebav?
Con decorrenza 1 gennaio 2011 è entrato in vigore il nuovo sistema di versamento mensile esclusivamente tramite modello F24 predisposto dall’Agenzia Entrate; i versamenti effettuati direttamente ai conti correnti Ebav non consentono l’erogazione dei Servizi Ebav.
2. Quali sono le quote da versare a Ebav?
L’importo totale e il dettaglio delle quote da versare sono pubblicati online nella sezione ADESIONE.
3. Quali sono le regole che determinano l’importo totale e le singole quote da versare?
L’applicativo online prevede la possibilità di gestire i dati in modalità interattiva per il calcolo delle quote corrette. Le regole sono comunque pubblicate online (sezione ADESIONE) per le SoftwareHouse che ne necessitano.
4. Per quali lavoratori si devono versare le quote Ebav?
Tutte le quote sono dovute per dodici mensilità e per ogni dipendente in forza nel mese di competenza, secondo le regole pubblicate nelle tabelle della sezione ADESIONE del sito Ebav.
5. Deve essere effettuato anche il versamento a Ebna?
L’importo da riportare nel riquadro INPS dell’F24 con Causale “EBNA” è determinato dall’Accordo nazionale del 12 maggio 2010 e dall’Accordo interconfederale regionale del 14 dicembre 2010. L’importo totale e il dettaglio delle quote da versare sono pubblicati online. I totali presenti nelle tabelle pubblicate sono già onnicomprensivi di quote, non scindibili, EBAV, EBNA, FSBA, Previdenza integrativa, …
6. Come compilare F24?
Per i versamenti F24, fare riferimento alla risoluzione 70/E Agenzia Entrate: Causale contributo “EBNA” nella sezione “INPS”, nel campo “causale contributo” in corrispondenza esclusivamente del campo “importi a debito versati”. Inoltre nella stessa sezione, nel campo “codice sede” va indicato il codice della sede INPS competente, nel campo “matricola INPS/codice INPS/ filiale azienda” è indicata la matricola INPS dell’azienda, nel campo “periodo di riferimento”, nella colonna “da mm/aaaa” è indicato il mese e l’anno di competenza, nel formato MM/AAAA (la colonna “a mm/aaaa” non deve essere valorizzata).
7. Si può versare tramite F24 un importo arrotondato alle unità?
No. L’importo indicato nel modello F24 deve essere il medesimo calcolato nel modello di denuncia B01. Nel caso di valori con centesimi, vanno versati senza arrotondamenti.
8. Quali sono le scadenze per il versamento tramite F24?
La data di scadenza per effettuare il versamento fa riferimento a quanto definito dalla Agenzia Entrate per il pagamento tramite F24: entro il giorno 16 del mese successivo a quello di competenza. Il versamento del contributo deve avvenire con le stesse scadenze e con le stesse modalità previste per la riscossione dei contributi dovuti dai datori di lavoro. Le denunce B01 Ebav devono essere inviate in concomitanza del versamento. Il mancato invio delle denunce comporta l’impossibilità di accedere ai contributi Ebav. Solo se vengono associati i versamenti con F24 e le relative denunce, Ebav procede all’erogazione dei propri Servizi.
9. Il finanziamento del Sistema Bilateralità Artigiana tramite Causale contributo EBNA può essere compensabile con altre causali?
I contributi versati tramite modello F24 con causale EBNA vanno esposti esclusivamente tra gli importi a debito. Vedere Allegato 1 – Circolare Inps n. 122 del 8/9/2010. Art 1: La riscossione dei contributi avverrà tramite F24 [Sezione Inps]. A tal fine l’INPS richiede all’Agenzia delle entrate, per conto del Sistema Bilateralità Artigiana, l’istituzione di un apposito codice “causale contributo” (EBNA) non compensabile con le altre causali. Le aziende interessate quindi, all’atto del versamento tramite il modello F24, indicheranno i dati necessari per il finanziamento del Sistema Bilateralità Artigiana distintamente da quelli relativi ai contributi previdenziali obbligatori e assistenziali (INPS).
L’INPS non può quindi utilizzare le somme destinate a EBNA per recuperare crediti contributivi non corrisposti alle aziende.
10. Come si deve comportare l’azienda che ha crediti (IVA, IVS, redditi, ecc…) da compensare con Agenzia Entrate?
Per qualsiasi compensazione “orizzontale” relativa al rapporto tra azienda e Agenzia Entrate, vanno seguite le istruzioni definite dall’Agenzia Entrate stessa.
La compensazione con i crediti di natura fiscale e/o previdenziale è quindi sempre possibile purché si evidenzi nell’F24 il rigo EBNA con importo nella colonna “a debito”. L’importo deve essere sempre e solo l’importo indicato nella denuncia B01 per il mese di competenza.
11. Importo versato nel modello F24 diverso da quanto denunciato nel B01; come posso integrare o recuperare la differenza?
Verificata che la differenza non è causata da un eventuale errore/ommissione nei dati dichiarati nel B01, esclusivamente nel caso di versamento da integrare, è possibile aggiungere uno specifico rigo di F24 -causale EBNA- con l’importo integrativo e il mese di competenza per cui è necessaria l’integrazione.
Nel caso di versamento da recuperare per un precedente versamento superiore al B01, si prega di contattare l’ufficio versamenti@ebav.it: effettuare compensazioni autonomamente per crediti pregressi potrebbe determinare problematiche di copertura per l’accesso alla cassa integrazione FSBA.
Le Denunce mensili B01
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1. E’ necessario inviare telematicamente la denuncia mensile lavoratori (B01) a Ebav?
La denuncia mensile lavoratori (B01) è possibile solo in formato telematico/elettronico. Ciò significa che ogni azienda (o suo Gestore paghe che ha delega) deve obbligatoriamente comunicare a Ebav la denuncia mensile attraverso l’applicativo online fornito da Ebav. Diversamente, non è possibile per l’azienda e relativi dipendenti accedere ai Servizi erogati da Ebav. La denuncia B01 va inviata anche nel caso di dipendenti per cui, in relazione a specifiche casistiche, l’importo totale delle quote mensili risultasse pari a zero, al fine di dare evidenza del mancato pagamento mensile tramite F24, pur in presenza di lavoratori in forza nel mese.
2. Come si accede all’applicativo online per le denunce?
I compilatori già in possesso di User e Password possono accedere al portale Ebav direttamente. Chi non ha mai gestito le denunce mensili in formato elettronico deve procedere all’iscrizione collegandosi al sito Ebav; ogni Gestore Paghe si registra per gestire tutte le proprie aziende. All’invio di una nuova denuncia B01, il Gestore paghe che ha la delega dall’azienda diventa quindi il referente per la gestione di denunce B01 e controllo regolarità contributiva nei confronti di Ebav.
3. Come si iscrive un’azienda ai Servizi erogati dall’Ente Bilaterale?
E’ sufficiente iniziare a inviare le denunce mensili B01 per iscrivere automaticamente l’azienda ai Servizi erogati da Ebav. Qualsiasi variazione o modifica anagrafica deve essere trasmessa con la denuncia telematica (B01), attraverso l’applicativo web. Nei casi di inizio attività, cessazione dell’attività, trasformazione, cessione d’azienda, affitto ramo, fusione, passaggio di settore, etc. è necessario compilare e inviare gli appositi moduli presenti nella sezione “Documentazione” della sezione ADESIONE del sito Ebav.
4. Quali sono le principali caratteristiche dell’applicativo online?
Attraverso il Portale Ebav intranet è possibile:
– inviare le denunce mensili B01;
– verificare la correttezza delle quote o la congruenza dei dati dichiarati;
– avere le informazioni per versare il corretto importo tramite F24;
– controllare la regolarità delle aziende tramite la funzione “Estratto Conto”;
– inviare telematicamente DICHIARAZIONI di Autocertificazione (funzione attivata da Ebav).
5. Esiste un file con cui si possono importare i dati dal gestionale paghe all’applicativo Ebav online?
L’applicativo Ebav prevede la possibilità di importare i dati dal proprio gestionale paghe attraverso un file definito nel Tracciato record pubblicato online. Nel file possono essere presenti più aziende contemporaneamente.
6. Cosa sono i codici AA, AB, …, AZ?
Sono i codici che individuano per Ebav i Contratti Artigiani regionali veneti.
7. Se un’azienda ha più Categorie/Contratti artigiani applicati?
L’azienda dovrà inviare più denunce mensili per ogni Categoria indicando i diversi lavoratori. In F24, può indifferentemente compilare un rigo cumulativo o più righi distinti per ogni denuncia B01.
8. Se un’azienda ha più Matricole Inps, con cui compila due distinti righi nell’F24?
L’azienda dovrà inviare più denunce mensili per ogni Matricola indicando i diversi lavoratori. In F24, deve compilare più righi distinti per ogni denuncia B01, con l’importo relativo alla Matricola.
9. Se un’azienda ha più sedi in Veneto?
L’azienda dovrà inviare un’unica denuncia mensile B01, contenente tutti i lavoratori dipendenti per cui sono dovute quote alla bilateralità artigiana. Si veda “Casi Specifici”.
10. Cosa comporta la spunta del campo relativo all’Associazione?
L’indicazione di un Organizzazione artigiana di riferimento è un dato che non comporta nulla nè per l’azienda nè per il compilatore del B01. Il codice indicato viene utilizzato per un conteggio statistico.
11. Come si compila la denuncia B01 in caso di cambio di qualifica o mansione nello stesso mese?
Per i dati “qualitativi” (es. qualifica, mansione) inserire il dato prevalente nel mese. Per i dati “quantitativi” (es. imponibile fiscale) va inserito il dato cumulativo (somma dei valori relativi alle diverse qualifiche/mansioni).
12. Le mensilità aggiuntive, 13ma e 14ma, rientrano nel calcolo dell’imponibile fiscale mensile con cui calcolare se versare le quote per la bilateralità?
Nel B01 va indicato l’importo presente nella busta paga del mese.
13. Nel calcolo dell’imponibile fiscale va tenuto conto dell’importo relativo alle trattenute Ebav?
No, le quote Ebav a carico del dipendente non vanno detratte dall’imponibile fiscale della retribuzione del lavoratore.
14. Devono essere denunciati i lavoratori presenti in azienda con forme rapporto diverse da quelle presenti nel Tracciato Record Ebav pubblicato online?
No. Se un lavoratore non è legato all’azienda da una delle forme di rapporto espresse valide per Ebav, non deve essere denunciato nel B01.
Riferimenti normativi
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1. E’ obbligatorio versare Ebav?
Il versamento alla bilateralità è definito da regole di applicazione contrattuale. Ebav va versato sulla base dei Contratti e degli Accordi Regionali e Nazionali Interconfederali e Categoriali. In mancanza di adesione alla bilateralità, l’azienda dovrà erogare la quota EAR ai propri dipendenti. L’adesione ad Ebav non può essere volontaria ma è sempre derivata dall’applicazione contrattuale. Per ogni approfondimento di carattere contrattuale/sindacale, si invita a far riferimento direttamente agli Uffici Relazioni Sindacali/Contrattuali provinciali/regionali delle Organizzazioni Artigiane.
2. Un lavoratore artigiano dipendente di un’azienda versante Ebav, può rifiutare di versare la quota di propria competenza?
L’importo da versare a Ebav è determinato dalla somma di quote a carico azienda e quote a carico di ogni singolo lavoratore. Le quote a carico del lavoratore sono diventate tutte obbligatorie dal 1 aprile 2011. L’adesione o meno alla bilateralità è una valutazione aziendale. In sostituzione all’adesione alla bilateralità, l’azienda deve garantire il contributo EAR (€30) in busta paga per tutti i lavoratori.
3. Quali sono le implicazioni nel mettere un importo forfettario di €30 mensili in busta paga a tutti i propri dipendenti (QUOTA EAR) in caso di non adesione alla bilateralità?
L’azienda deve garantire €30 in busta paga per tutti i lavoratori per tredici mensilità. In tale fattispecie, l’impresa è altresì tenuta all’erogazione diretta in favore dei lavoratori di prestazioni equivalenti a quelle erogate dalla bilateralità nazionale e regionale.
4. Qual è la relazione tra Ebav e Ebna?
Ebna non è altro che la sigla che riunisce a livello nazionale i diversi Enti Bilaterali Artigiani regionali. Con il versamento nel riquadro INPS dell’F24 con Causale “EBNA”, le aziende artigiane venete sono in regola con i versamenti dovuti previsti dai contratti e dagli accordi, nazionali e regionali.
5. Il codice Ebna è lo stesso che deve essere dichiarato nell’Uniemens?
Vedere Circolare Inps n. 122 del 8/9/2010. I datori di lavoro interessati compileranno il flusso Uniemens nel seguente modo: all’interno di <Denuncia Individuale>, <Dati Retributivi>, <DatiParticolari>, valorizzeranno il nuovo elemento <ConvBilat> inserendo nell’elemento <Conv> in corrispondenza di <CodConv> il valore EBNA e in corrispondenza dell’elemento <Importo> l’importo, a livello individuale, del versamento effettuato nel mod.F24 con il corrispondente codice. L’elemento <Importo> contiene l’attributo <Periodo> in corrispondenza del quale va indicato il mese di competenza del versamento effettuato con F24, espresso nella forma “AAAA-MM”.
ATTENZIONE: nell’importo a livello individuale sono comprese sia le quote a carico lavoratore sia le quote a carico azienda.
6. Può un’azienda non artigiana versare Ebav?
L’iscrizione agli Enti bilaterali è determinata dai contratti di riferimento applicati ai lavoratori. L’applicabilità dei contratti non è materia dell’Ente Bilaterale Artigianato Veneto. Possono eventualmente essere contattati gli uffici contrattuali delle Associazioni Artigiane. Si veda anche la Tabella F – Casistiche Particolari.
Nel caso di perdita requisiti azienda artigiana, verificare la possibile applicazione contrattuale artigiana o la procedura di Manteninmento adesione (si veda Tabelle Sfera di Applicazione e tabella Fbis).
Per quanto riguarda Saninveneto, si contatti Saninveneto direttamente.
7. Un’azienda iscritta all’Albo Imprese Artigiane che applica contratti industria, può aderire ad Ebav?
Un’azienda Artigiana iscritta all’A.I.A. che applica contratti migliorativi industria deve versare Ebav.
8. Per un lavoratore che ha le quote ridotte del 50%, si riduce del 50% anche l’importo del Contributo di Solidarietà INPS?
Le quote Ebav dal gennaio 2016 non si possono ridurre del 50%.
9. Cos’è il Contributo di Solidarietà Inps di cui sono pubblicate le quote in tabella?
Il Contributo Solidarietà Inps si versa all’Inps in corrispondenza al versamento quote Ebav. La tabella pubblicata fornisce le indicazioni su quale sia l’importo su cui calcolare il 10% da versare con il codice M980 nell’Uniemens ex DM10.
10. Le quote Ebav sono esenti da Irpef?
No, poiché non esiste un collegamento diretto tra il versamento contributivo effettuato dal datore di lavoro e la posizione di ogni singolo lavoratore, che accede alle varie prestazioni dell’ente su specifica domanda.
Procedure operative
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1. Ho pagato un F24 due volte o con un periodo di competenza errato. Posso compensare o richiedere rimborso?
In caso di doppio pagamento o errata indicazione della competenza F24, la compensazione non può essere attivata direttamente. Per il recupero di importi eccedenti (Regolarizzazione Credito) o per la richiesta di rimborso F24, si deve:
– Individuare e sistemare definitivamente la natura della discrepanza che ha generato l’errore.
– Inviare il modulo specifico (“Regolarizzazione Credito” o “Richiesta Rimborso F24”) disponibile sul nostro sito (sezione ADESIONE).
2. È possibile richiedere il rimborso di quote versate in eccesso o non dovute per anni contabili passati?
Si ricorda che il limite prescrizionale per presentare la richiesta di rimborso è di 5 anni rispetto alla competenza da rimborsare.
La procedura di rimborso può essere gestita solo per F24 il cui importo è completamente non di competenza della bilateralità (in Estratto Conto Ebav tali importi non risultano conciliati ad alcun B01). Il rimborso parziale di quote conciliate relative ad anni contabili passati non è prevista, in quanto le risorse sono già state destinate da EBNA e/o EBAV ai Fondi previsiti e sono state messe a bilancio. Le uniche eccezioni riguardano le mensilità non ancora destinate ai Fondi e non messe a bilancio.
3. Come verificare l’Estratto Conto (e/c web)?
Il consulente ha la possibilità di verificare autonomamente la posizione dell’azienda. Dal gestionale web, posizionarsi nella sezione “Gestione Denunce Inviate”, scegliere l’azienda e aprirla in Visualizzazione, quindi selezionare “ESTRATTO CONTO”, definendo il periodo di interesse. L’Estratto Conto B01-F24 evidenzia le seguenti problematiche attraverso specifiche colonne:
• Insoluti (mancato pagamento F24): Sono evidenziati dalla X rossa nella colonna “Flag B01”.
• Denunce B01 Mancanti (non inviate): Sono evidenziate dalla X rossa nella colonna “Flag F24”.
• Discordanze tra pagato e dichiarato: Sono indicate nella colonna “Diff. F24-B01”.
È consigliabile verificare le mensilità con differenze per controllare in tali B01 eventuali errori/omissioni (quote, dipendenti, previdenza complementare, etc.).
4. In Portale B01 è presente una segnalazione warning di incongruenza relativamente la posizione di una specifica azienda. Come si deve procedere?
Il warning/blocco è attivato in seguito a verifiche sulla posizione aziendale e segnala la necessità di regolarizzazione o di documentazione integrativa. I motivi più comuni sono:
• Mensilità insolute F24 (verificabili tramite l’e/c web);
• Mancato invio dell’Autocertificazione per attestare motivo e decorrenza dei versamenti;
• Incongruenze/errori/omissioni (CSC, Tipologia azienda, quote, dipendenti, previdenza complementare, etc.). riscontrate nelle denunce B01 precedenti;
Se ncessessario vanno re-inviate le denunce B01 “corrette” e devono riportare, nel campo “Annotazioni”, la dicitura: Annulla e sostituisce la precedente. Contattare sempre versamenti@ebav.it per verificare ogni dettaglio.
5. Cosa significa se “discordanza tra la prima denuncia B01 e la data di assunzione del primo lavoratore”?
È necessario inviare l’Autocertificazione (scaricabile dal sito nella sezione ADESIONE) che chiarisca il motivo e la decorrenza di adesione ad Ebav e dei relativi versamenti.
6. Quando inviare il modulo di Autocertificazione?
L’invio è richiesto solo dopo aver inviato almeno una denuncia B01. In caso di nuova azienda aderente o operazioni societarie, inviare il modulo in concomitanza con l’invio della prima denuncia B01. Attraverso il modulo di Autocertificazione, si possono chiarire alcune incongruenze registrate da Ebav:
• Sezione “Adesione”: se richiesto per chiarire il motivo primo versamento pur in presenza di lavoratori assunti in precedenza.
• Sezione “Interruzione”: se richiesto per chiarire un periodo di interruzione.
• Sezione “Altre Variazioni”: in caso di operazioni societarie o altre variazioni rilevanti.
• In generale, tutte le sezioni richieste per la completa analisi della regolarità.
7. Si deve dichiarare la cessazione dell’azienda?
Qualsiasi variazione o modifica anagrafica deve essere trasmessa con la denuncia telematica (B01), attraverso l’applicativo web. Nei casi di inizio attività, cessazione dell’attività, trasformazione, cessione d’azienda, affitto ramo, fusione, passaggio di settore, etc. è necessario inviare il Modulo di Autocertificazione.
8. E’ prevista la regolarizzazione posizione contributiva tramite un Piano di Rientro (Rateizzazione)?
Per attivare il Piano di Rientro, è necessario compilare e inviare il modulo Richiesta Rateizzazione (scaricabile dal sito Ebav nella sezione ADESIONE). Se possibile, Ebav predisporrà il piano di rientro: l’azienda dovrà effettuare sempre i pagamenti dovuti per le mensilità correnti (successive al periodo rateizzato) e inviare per email ogni mese copia del modello F24 quietanzato, relativo a ciascuna rata versata, per consentire il costante aggiornamento.
Casi Specifici
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1. Se un’azienda ha anche una sede operativa/amministrativa fuori Veneto, deve versare Ebav o un altro Ente?
Tutto è legato alla contrattazione regionale di riferimento applicata ai dipendenti della sede. Se nell’Uniemens di alcuni lavoratori dipendenti è indicata una sede operativa specifica di una regione diversa dalla sede principale, nel rigo EBNA del modulo F24 va messo come Codice sede Inps, il codice della sede operativa: l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il Codice sede Inps è il codice decisivo ai fini dell’accredito degli importi da distribuire ai vari Enti Bilaterali Regionali e permette di versare correttamente le quote alla regione di riferimento dei dipendenti. I codici Sede Inps relativi al Veneto sono pubblicati nel sito Ebav (area Documentazione).
Esempi
- Se la ditta ha una sede e un accentramento contributivo a Milano e tre unità locali di cui una a Vicenza, una a Venezia e una a Treviso, vanno fatti 2 F24. Per Ebav, basta 1 B01 per i lavoratori assunti a Venezia, Vicenza e Treviso. L’F24 per questi lavoratori dovrà avere un qualsiasi codice sede Inps del Veneto.
- Se la ditta ha una sede e un accentramento contributivo a Treviso e tre unità locali una a Vicenza, una a Venezia e una a Milano vanno fatti 2 F24. Per Ebav, basta 1 B01 per i lavoratori assunti a Venezia, Vicenza e Treviso. L’F24 per questi lavoratori dovrà avere un qualsiasi codice sede Inps del Veneto.
- Se la ditta ha una sede e un accentramento contributivo a Venezia e tre unità locali in Lombardia (Milano, Varese, Lodi), vanno fatti più F24. Per Ebav, basta 1 B01 per i lavoratori assunti a Venezia e l’F24 per questi lavoratori dovrà avere codice sede Inps di Venezia.
- Se la ditta ha una sede e un accentramento contributivo a Milano e tre unità locali di cui una a Lodi, una a Torino e una a Venezia, vanno fatti più F24. Per Ebav, basta 1 B01 per i lavoratori assunti a Venezia e l’F24 per questi lavoratori dovrà avere codice sede Inps di Venezia.
2. Lavoratore con due part-time in due aziende diverse. Il dipendente deve pagare la doppia contribuzione?
Sì, in quanto previsto contrattualmente. Ciò determina che il lavoratore potrebbe accedere ai Servizi per le eventuali diverse categorie di appartenenza. Inoltre, se il lavoratore fosse licenziato o sospeso da una delle due aziende, Ebav garantisce il contributo per il periodo di disoccupazione. Infine, tale regola favorisce anche le aziende in quanto, nel caso in cui il lavoratore fosse dipendente in due aziende in cui fosse l’unico dipendente, entrambe le aziende hanno il dovere di versare le quote Ebav intere per il dipendente in modo tale da accedere, le aziende stesse, ai contributi.
3. Qual è la corretta procedura per la destinazione delle quote di Previdenza complementare negoziale?
L’azienda deve consegnare al dipendente una richiesta di destinazione quote al Fondo Contrattuale. Questa richiesta, sottoscritta dal lavoratore, deve essere conservata dall’azienda e funge da base per indicare il Fondo (es. Solidarietà Veneto) nella Denuncia Telematica B01.
4. Con quale frequenza EBAV invia i flussi ai Fondo di Previdenza Complementare?
EBAV destina le risorse ai Fondi ogni quattro mesi, in automatico, a fronte dell’indicazione presente nella denuncia telematica B01, alla prima data di invio utile. Ciascun lavoratore può verificare l’aggiornamento degli importi versati nella propria posizione direttamente nel Portale del Fondo di Previdenza Complementare negoziale.
FAQ per l’accesso ai Servizi Ebav: https://www.ebav.it/catalogo/faq/
Per ulteriori chiarmenti, compilare il seguente Form: